Bhakti Yoga
Nella scuola di pensiero induista del Vedanta, il Bhakti Yoga (dal sanscrito Bhakti – devozione/amore, e Yoga – unione) è uno dei quattro sentieri di base per raggiungere la liberazione.
Bhakti Yoga è appunto la via della Bhakti, la via della devozione, è la relazione con Dio attraverso intenso amore e profonda devozione. Deve condurre dal fervore personale alla calma impersonale. Ciò che conta non è la definizione di Dio, ma come ci si avvicina a Lui: il bhakti Yoga pensa a Dio in termini umani, personali: come padre, madre, amico o amato. Questa visione lo aiuta a risvegliare e a dirigere l’amore verso Dio. Chi segue questo sentiero senza consapevolezza spreca molta energia discutendo sui meriti delle divinità da lui prescelte. Non vede che lo spirito è tutte le forme e nessuna forma, poichè è al di là di ogni forma.
Se la nostra devozione deve condurci all’illuminazione, non importa ciò che amiamo, ma come amiamo. Le differenze di sette non fanno che creare simpatie ed antipatie insensate; non conducono allo yoga.
Il Bhakti yoga è, in qualche misura, essenziale per ogni ricercatore. L’amore altruistico è uno dei modi più veloci per calmare i desideri e sentimenti egoistici, sottraendoli dall’ego per immergerli nel Flusso Divino. Il Bhakti Yoga deve essere fondamentalmente un’offerta di sé: non solo rumore e canti, ma anche silenzio e ascolto della risposta cosmica. La devozione è un modo per creare una corrente di pura energia, così forte che ogni desiderio impuro viene trascinato lontano.
Esistono 9 cose da fare nella pratica del Bhakti Yoga:
- ricordare Dio (smaranam)
- ascoltare (svaranam)
- cantare/celebrare (kirtanam)
- servire (pada sevanam),
- adorare sull’altare (arcanam),
- provare amicizia per i devoti (sakhyam),
- pregare (vandanam),
- servire tutti con umiltà (dasyam)
- sottomettersi (atma-nivedanam)