Approccio alla Medicina Tradizionale, dal Giuramento di Ippocrate in poi
La medicina tradizionale è la scienza che si occupa del benessere e della salute delle persone. Attraverso la prevenzione, la cura delle malattie e le diverse modalità di alleviare le sofferenze dei malati (anche terminali).
È connessa con altre discipline quali, ad esempio, la biologia, la chimica, la fisica, la psicologia, la bioingegneria. È presente anche in ambiti giuridici con la medicina legale o quella forense.
Il termine medicina identifica anche l’esercizio della professione di medico o il farmaco stesso.
Il primo medico greco conosciuto è stato Alcmeone di Crotone, vissuto intorno al V secolo a.C., autore del primo trattato di anatomia. Ippocrate ha dato origine alla sua scuola medica a Cos. I greci hanno talmente subito gli influssi dell’ Egitto che aprirono una scuola di medicina greca in Alessandria.
Si comprese subito che la cura dell’igiene preveniva l’insorgenza di molte malattie e ciò favorì l’ edificazione di acquedotti.
Ippocrate di Cos o Kos (460 a.C.- Larissa, 377 a.C.) considerato il padre della medicina antica, fu il primo a stabilire la medicina come professione. Da lui prende il nome il famoso Giuramento di Ippocrate, che tutt’oggi viene declamato dagli aspiranti medici prima di praticare la professione, che così recita:
Giuramento di Ippocrate
“Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro di:
- Esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento, rifuggendo da ogni indebito condizionamento.
- Perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale.
- Curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma di discriminazione in campo sanitario.
- Non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona.
- Astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico.
- Promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica.
- Attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze.
- Mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina.
- Affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza e alle mie doti morali.
- Evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione.
- Rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni.
- Rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico.
- Prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente.
- Osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato.
- Prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione”.
Medicina nei tempi moderni
Nei tempi moderni l’approccio alla medicina è rigorosamente scientifico ed è stata abbandonata definitivamente la matrice empirico-filosofica, sfruttando anche i progressi di altre discipline come fisiologia, biologia e chimica. Il tutto favorito da norme igieniche rigorose e da un’alimentazione sana e corretta che hanno decisamente aumentato l’aspettativa di vita.
Medicina tradizionale popolare
Per medicina tradizionale o popolare si intende l’insieme delle pratiche paramediche e mediche che fanno parte della tradizione popolare, praticate per lo più all’interno della famiglia. Ha origini antichissime e consiste nell’uso di certe erbe della farmacopea naturale.
Secondo Cecilia Gatto Trocchi la medicina popolare è rilevante perchè
“raccoglie, conserva e descrive le conoscenze primitive e le interpretazioni dei fenomeni medico-biologici delle classi subalterne”.
La medicina tradizionale comprende anche la medicina domestica (o medicina familiare), che consiste nei comportamenti e nelle pratiche igieniche, dietetiche e mediche svolte all’interno della famiglia e trasmesse di generazione in generazione. Questo concetto appartiene alla tradizione medica occidentale.
A partire dalla metà del 1900, il successo della medicina scientifica, strettamente connessa alla diffusione dei servizi sanitari pubblici e privati, ha soppiantato molte tradizioni mediche familiari.
Da quel momento le conoscenze mediche non erano più un patrimonio che un figlio ereditava dal padre, ma si trasmettevano tramite testi.